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Repubblica.it – Cala Lenta e la Costa dei Trabocchi: storia e gastronomia slow per fare grande l’Abruzzo

Cala Lenta e la Costa dei Trabocchi:
storia e gastronomia slow per fare grande l’Abruzzo

Pubblicato il 26 maggio 2017

 

di Lara De Luna

 

 

 

 

La manifestazione racconterà la storia e i prodotti di un territorio ricco di eccellenze, che potrebbe diventare un vero e proprio brand turistico.

“La grande macchina pescatoria, simile allo scheletro colossale di un anfibio antidiluviano”. Gabriele D’Annunzio definiva così quel simbolo delle terre abruzzesi che sono i trabocchi, particolari costruzioni architettoniche adibite alla pesca che attraverso tecniche di incastri e contrappesi da secoli resistono al mare e portano avanti un metodo di lavoro ecosostenibile e affatto invasivo per la fauna marina. Questo sarà al centro della nona edizione di Cala Lenta, dal 2 al 4 giugno prossimo, la manifestazione che Slow Food Lanciano in collaborazione con la Camera di Commercio di Chieti e la DMC (destination management company) Sangro Aventino ha organizzato nell’ambito dell’Open Day Abruzzo, le giornate di promozione turistica volute dalla Regione.

Cala Lenta è il racconto di una crescita” spiega Roberto Di Vincenzo, Presidente della Camera di Commerchio di Chieti durante la conferenza stampa di presentazione dell’evento da Eataly Ostiense, quella che parte dal caratteristico gesto “traboccante” delle macchine quando le reti scendono lentamente le cime, ripetendo all’infinito un antico rituale della cultura marinara abruzzese che è storia e cultura gastronomica insieme. In particolar modo in un periodo in cui tanto si discute di pesca ecosostenibile eriscoperta di pesci salutari, questa manifestazione diventa un manifesto non solo per il movimento di Petrini, ma per uno dei temi del momento.  “Slow food ha fortemente voluto istituire questo presidio del territorio“, racconta Raffaele Cavallo, Segretario regionale di Slow Food Abruzzo, perché i trabocchi “non sono un prodotto ittico, ma simboleggiano quella summa di prodotti” dell’offerta variegata che l’Abruzzo può mettere in gioco. “Credo che la questa costa possa e debba essere il nostro brand turistico –  spiega Roberto Di Vincenzo, Presidente della Camera di Commercio di Chieti – quello che, come per la Spagna fu la Costa del Sole, ci permetterà di essere identificabili, unici, e fare breccia nel mercato nazionale e non”.

Quella lungo la costa sarà una passeggiata, una vera e propria tre giorni itinerante. Il cuore della manifestazione sarà il borgo di San Vito Chietino, da dove è partita l’idea stessa di Cala Lenta che ospiterà il Mercato del Gusto dove ogni sera gli artigiani che rappresentano le eccellenze dell’agroalimentare locale, del litorale teatino e del territorio collinare, porteranno i loro prodotti. Dall’olio agli ortaggi sott’olio fino ai dolci tipici come il bocconotto frentano, questi prodotti saranno spalla a spalla con alcuni dei cibi di strada abruzzesi più famosi e andrà a completare l’offerta del borgo teatino i Laboratori del Gusto, cioè degustazioni a tema relativamente ai prodotti del medio Adriatico curati da  Ermanno di Paolo, docente dell’Istituto Alberghiero “G. Marchitelli” di Villa Santa Maria; gli Itinerari e la Casa delle parole dove verranno presentati volumi e tavole rotonde con al centro il territorio. “Le parole sono sempre state un passo fondamentale per creare un mito fondativo del territorio”, sottolinea Di Vincenzo.  Al di fuori di San Vito altri appuntamenti riguarderanno Ortona, dove avranno sede alcune degustazioni delle specialità vitivinicole regionali e Foccacesia, dove si potranno visitare alcune aziende agroalimentari. A Vasto, perla della costa teatina, una manifestazione “monoprodotto”, la rassegna enogastronomica Brodetto e Contorni che celebra un simbolo della tradizione marinara vastese.
Cala Lenta, giunta alla nona edizione, affonda le sue radici nei primi tentativi di rendere borghi di pescatori come San Vito Chietino luoghi adatti al turismo e si propone di portare a galla questa realtà con un racconto che ha al centro l’enogastronomia abruzzese, ma soprattutto i prodotti agroalimentari d’eccellenza: il pescato dell’adriatico,il grano Solina della montagna abruzzese, il fagiolo di Paganica. Questi prodotti sono stati al centro della cena organizzata da Slow Food e preparata dalla chef Cinzia Mancini di Bottega Culinaria Biologica a San Vito Chietino. Tra i piatti proposti dall’offerta gastronomica della serata, di forte impatto, anche in merito al tema della serata, il Pescato della Costa dei Trabocchi: fondo di totanetti, tartare di pesci da zuppa arrostiti (tutti pesci “poveri” dell’adriatico, pescati in zona Trabocchi) e affumicati e velo di seppia altro pescato tipico di queste zone a chiudere la presentazione.Un piatto esemplare per quello che la manifestazione vuole proporre.