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Francavilla al Mare

Conosciuta e frequentata già sul finire dell’800 grazie al Cenacolo artistico del pittore Francesco Paolo Michetti, nel quale Gabriele D’Annunzio compose alcune delle sue opere più famose quali “Il Piacere” e parte de “Il Trionfo della morte”, Francavilla al Mare è oggi una città vivace e dinamica.

Con i suoi sette chilometri di spiaggia, adagiata tra la verde collina e l’azzurro dell’Adriatico, dispone di interessanti monumenti, tra i quali la moderna Chiesa di S. Maria Maggiore, opera dell’architetto Quaroni, esponente di rilievo del International Style italiano, e decorata dalle significative sculture di Pietro Cascella. All’interno è possibile apprezzare l’ostensorio realizzato da Nicola da Guardiagrele nel 1413. Altro edificio di interesse è il Museo Michetti (MuMi), che ospita permanentemente due grandi tele dell’artista francavillese, mentre nel corso dell’anno si arricchisce di mostre di arte moderna. Nella “civitella”, la parte alta del paese, è situata anche la Torre Ciarrapico, costruita alla fine del ‘600, oggi ribattezzata Torre del Gusto, sede di Cittaslow e Slow Food. Da Francavilla al Mare si raggiungono in breve tempo l’entroterra chetino con il Parco nazionale della Maiella e le piste da sci di Passolanciano e la Majelletta e, verso sud, la Costa dei Trabocchi.

Francavilla ha un lungo passato storico ed artistico d’indiscutibile valore: il ritrovamento di reperti archeologici appartenenti al periodo PREISTORICO, ITALICO, ROMANO e MEDIOEVALE nelle contrade S.ta Cecilia, Piattelli, Foro e Villanesi testimonia che il territorio di Francavilla ospitò, sin dai tempi più antichi, importanti insediamenti abitativi che ebbero nei secoli una loro documentabile continuità.

Il primo vero centro abitativo risale al periodo longobardo e fu creato su una prominenza della collina da una comunità di pescatori e contadini Liberi da vincoli feudali (da qui il nome di Francavilla per indicare la condizione dei suoi cittadini che erano affrancati dalla condizione feudale), secondo un tracciato urbanistico “a spina di pesce”, tipico del Medioevo, che si sviluppava dal punto più alto del paese, la “Civitella”, quasi fino al mare, lungo l’odierno corso Roma; anticamente il borgo era circondato da mura perimetrali con tre porte d’accesso (Porta Ripa e Porta San Franco, che davano verso la campagna e Porta della Marina, verso il mare) ed era inoltre provvisto di circa dodici torri difensive.

Negli ultimi decenni dell’800 lungo la spiaggia si sviluppo’ Il quartiere della Marina, con al centro il Palazzo della Sirena: il lungo viale alberato, le ricche ville disposte a scacchiera sul mare e gli eleganti alberghi trasformarono francavilla in una rinomata stazione balneare, facendole conquistare il titolo di perla dell’Adriatico. La notorietà della cittadina fu accresciuta nello stesso periodo dal cenacolo di artisti che si raccoglieva nel convento di Santa Maria del Gesù intorno al pittore Francesco Paolo Michetti. Nell’inverno 1943-44, durante la seconda guerra mondiale, la cittadina restò per lunghi mesi sulla linea del fronte di battaglia fu rasa al suolo dalle mine delle truppe tedesche di occupazione; la distruzione coinvolse integralmente sia il paese alto sia la spiaggia. Nell’immediato dopoguerra Francavilla è stata ricostruita in forme moderne e si è notevolmente estesa lungo il litorale, specie verso Nord, fino a fondersi con l’abitato di Pescara, divenendo, così, parte integrale dell’area metropolitana Chieti-Pescara.

 

www.comune.francavilla.ch.it